Le autorità federali ingannano i cittadini in merito all’iniziativa Moneta intera

I promotori esaminano una causa

I promotori dell'iniziativa Moneta intera stanno valutando la possibilità di avviare una causa contro l'Amministrazione federale delle finanze, che nella sua battaglia contro l'iniziativa opera con mezze verità, informazioni incomplete e affermazioni di fatto errate.


Il 4 aprile a Berna ha avuto luogo un seminario per i media dell'Amministrazione federale delle finanze in merito all’iniziativa Moneta intera. Persino in risposta a domande specifiche è stato sostenuto che le banche utilizzino i depositi dei clienti per concedere crediti. Questa affermazione non è solo fuorviante - è semplicemente sbagliata! Le banche centrali di tutto il mondo e pure singole banche commerciali svizzere come la Aargauer Kantonalbank e la Freie Gemeinschaftsbank Basel contraddicono l’affermazione dell'AFF. La Deutsche Bundesbank è la più chiara: “Effettivamente con la concessione di crediti da parte di una banca viene sempre creata nuova moneta scritturale. L’idea molto diffusa che una banca possa «intermediare anche denaro vecchio, già emesso prima, ad esempio depositi a risparmio», per cui la massa monetaria nell’economia non aumenti, non è corretta.“ Le dichiarazioni ingannevoli dell'Amministrazione federale delle finanze sono in netta contraddizione con ciò. L'AFF sostiene che le banche possano concedere crediti anche "utilizzando il denaro che i clienti hanno depositato sui loro conti bancari" (citazione originale sulla diapositiva di presentazione del 4 aprile 2018) e distingue questa presunta forma di prestito dalla creazione di denaro da parte delle banche. Probabilmente questa affermazione ha lo scopo di minimizzare la creazione di denaro da parte delle banche commerciali private, che con l’iniziativa Moneta intera verrebbe abolita.

L'Amministrazione federale conduce una battaglia di votazione con false informazioni.
Questo evidente inganno dei votanti è stato complementato da altre mezze verità (ad esempio: secondo l'AFF, la garanzia dei depositi è sicura, mentre la vigilanza bancaria internazionale la definisce insicura, dato che è limitata a CHF 6 miliardi, a fronte di oltre CHF 800 miliardi di depositi complessivi) e omissioni (ad esempio: l'enorme espansione della massa monetaria da parte delle banche non è indicata nel grafico mostrato) per creare un quadro volutamente distorto. L'AFF cerca inoltre di dare l'impressione che con Moneta intera la Banca nazionale sarà responsabile della concessione di crediti. In realtà l'iniziativa comporta una separazione dei poteri nel sistema monetario: creazione di denaro da parte della Banca nazionale, concessione di crediti da parte delle banche commerciali.

Esempio di omissione dell'AFF: l'enorme massa monetaria delle banche private non è indicata nel grafico a sinistra mostrato il 4 aprile, è invece indicata solo la massa monetaria della Banca nazionale colorata in giallo. Questa massa monetaria per i cittadini però non è rilevante, poiché solo le banche ottengono moneta scritturale della Banca nazionale. Il denaro della Banca nazionale non arriva al ciclo monetario del pubblico poiché esistono due cicli di moneta scritturale separati. Anche questo non è stato spiegato dall’AFF, per dare l’errata impressione che sia la Banca nazionale ad essere responsabile dell’incremento della massa monetaria e non le banche. L'effettiva espansione della massa monetaria da parte delle banche, in relazione al contante, è indicata nel grafico a destra.

Il comitato d’iniziativa auspica una battaglia di votazione obiettiva
La confusione dell'amministrazione finanziaria rende volutamente la proposta di Moneta intera più complicata di quanto non lo sia. Con questo approccio l'AFF viola il principio democratico secondo cui la Confederazione deve mantenere completezza e obiettività nell'informazione. Il Comitato dell'iniziativa Moneta intera auspica una battaglia di votazione leale ed equa. I promotori sono quindi ancora più sorpresi nell’apprendere che le autorità federali non forniscono informazioni fattuali durante la campagna di votazione. Tutto questo, a sua volta, induce i promotori a prendere in esame una causa contro l'AFF. I cittadini hanno diritto a informazioni complete e fattuali prima delle votazioni e non a dichiarazioni o mezze verità fuorvianti.

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