Banche svizzere: 34 miliardi di utili tramite denaro creato dal nulla

Svizzera – Tra il 2007 e il 2015 le banche svizzere hanno accumulato profitti ingiustificati per 34,8 miliardi di franchi dall’emissione di moneta scritturale (denaro elettronico sui nostri conti). Questa è la conclusione di un nuovo studio pubblicato nel 2017 dalla New Economics Foundation e dalla Copenhagen Business School. Se fosse stata la Banca nazionale svizzera a creare quel denaro, tutti quei miliardi sarebbero stati distribuiti alla collettività.

Grazie a questo studio indipendente oggi conosciamo l’ammontare dei profitti che le banche svizzere sono state in grado di accumulare grazie alla loro facoltà di emettere denaro. In media quindi, le banche svizzere hanno incassato annualmente 3,87 miliardi di franchi tra il 2007 e il 2015, grazie al fatto di poter creare denaro elettronico. La Banca nazionale svizzera crea solamente il 9 % della moneta in circolazione sotto forma di banconote e l’1% è creato dalla Confederazione, esente da debito, sotto forma di monete metalliche.

Nessun costo ma profitti da interessi

Da dove provengono questi profitti dovuti alla creazione monetaria?  In buona sostanza, alle banche non costa quasi nulla creare denaro, mentre chiedono interessi quando prestano questo denaro ai loro clienti. Per l’iniziativista Dr. Reinhold Harringer questo punto è indifendibile: “Questo privilegio delle banche di creare denaro equivale ad una enorme sovvenzione statale a carico dei contribuenti: la Banca nazionale svizzera riceve un equivalente minor reddito da interessi e può distribuire quindi meno fondi alla Confederazione e ai Cantoni”. Con ciò le banche hanno oggi un ingiustificato vantaggio competitivo rispetto alle assicurazioni, alle casse pensioni e rispetto a tutte le altre imprese e alle persone fisiche, che non possono creare denaro. Ad eccezione delle banche, tutte le imprese e tutte le persone fisiche devono avere dei fondi già disponibili prima di poter spendere o investire. Se hanno bisogno di denaro devono guadagnarlo o chiederlo in prestito pagando interessi.

Mancanza di profitti da emissione monetaria a causa dei tassi d’interesse negativi

Lo studio spiega che da quando due anni fa è cominciato il regime dei tassi d’interesse negativi, in Svizzera le banche non hanno avuto profitti dalla creazione di denato. Dunque sarebbe un buon momento per passare alla moneta intera: le banche infatti non subirebbero perdite di bilancio dall’abolizione del privilegio di creare denaro.

Grazie all’iniziativa Moneta intera i proventi derivanti dalla creazione di denaro andrebbero alla collettività

Con l'accettazione dell’iniziativa Moneta intera, forse già a fine anno oggetto di votazione, la Banca nazionale svizzera emetterebbe il 100% del denaro. Questo significa che tutti gli interessi derivanti dall'emissione di denaro andrebbero giustificatamente nelle casse pubbliche. Dopo aver implementato l’iniziativa Moneta intera, la Banca nazionale svizzera avrebbe anche la possibilità di mettere in circolazione denaro esente da debito, distribuendolo allo Stato o direttamente ai cittadini come reddito di base. In tal modo i contribuenti verrebbero sgravati ulteriormente. Il Dr. Reinhold Harringer commenta: “La Svizzera perde miliardi a causa del fatto che le banche private creino denaro. Al contempo si risparmia dappertutto. Con la moneta intera sarebbe la collettività a profittare dalla creazione di denaro, e non le banche”.

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