Art. 197 n.12
12. Disposizioni transitorie dellʼart. 99 (Ordinamento monetario e dei mercati finanziari) e dellʼart. 99a (Banca nazionale svizzera)
1 Le disposizioni dʼesecuzione prevedono che, il giorno della loro entrata in vigore, tutta la moneta scritturale diventi un mezzo legale di pagamento. In quanto tale, essa costituisce la base dei relativi impegni dei fornitori di servizi finanziari nei confronti della Banca nazionale svizzera. Questa provvede affinché gli obblighi risultanti dalla conversione della moneta scritturale siano estinti in un ragionevole periodo transitorio. I contratti di credito in vigore restano invariati.
- Il giorno dell'entrata in vigore, tutti i depositi a vista (massa monetaria M1) diventano moneta intera e devono essere trasferiti su conti fiduciari esterni al bilancio della banca. Questo è possibile solo perchè le banche ricevono dalla BNS dei prestiti equivalenti. Attraverso questa conversione della moneta scritturale si creano gli obblighi delle banche verso la BNS. Tutta la moneta scritturale diventa un mezzo di pagamento a corso legale e viene ora garantito dalla BNS. Gli obblighi precedenti delle banche di rimborsare, su richiesta, i crediti dei titolari dei conti si trasformano in obblighi verso la BNS. Per le banche cambia unicamente il creditore, inoltre esse hanno il vantaggio che i loro obblighi a scadenza giornaliera verso i clienti si trasformano in obblighi finanziari a lunga scadenza verso la BNS.
- Con questi prestiti della BNS corrispondenti alla massa monetaria M1 la BNS diventa il più grande creditore delle banche. La BNS dovrà concedere i crediti in gran parte senza, o con poche garanzie, perché le banche non sono in grado di presentare in tale ampiezza le usuali garanzie sotto forma di titoli. Per ridurre il rischio della BNS è perciò necessario una restituzione dei crediti di conversione, altrimenti si creerebbe una nuova "presa in ostaggio" dello Stato da parte delle banche. La restituzione di questi importanti crediti di conversione della BNS è conforme allo spirito liberale svizzero, che predilige un influsso limitato dello Stato sull'economia. Per questo motivo le banche dovrebbero diventare il più indipendenti possibile dalla BNS e farsi finanziare pricipalmente dai risparmiatori, dalle assicurazioni, dalle imprese e da altre banche.
- L‘estinzione dei crediti di conversione della BNS alle banche è inoltre doverosa perché la moneta intera non deve più essere un debito, ma puro mezzo di pagamento. Mentre già dal primo giorno di conversione i clienti posseggono moneta intera, i debiti delle banche (che da quel momento saranno debitrici verso la BNS) continuano a sussistere in ugual misura. Affinché tutto il denaro si converta in moneta intera, questi debiti devono essere estinti. Per l‘estinzione dei crediti di conversione, nell‘ambito del suo mandato costituzionale, la BNS concede un periodo sufficentemente lungo affiché per le banche e per l‘economia non si creino problemi di conversione. Siccome ogni rimborso di un credito diminuisce la massa monetaria, la BNS versa un importo equivalente di nuovo denaro, esente da debito, allo Stato, ai Cantoni, ed alla popolazione in modo che la massa monetaria rimanga costante e si eviti una possibile deflazione. Se tutti i crediti di conversione venissero estinti in questo modo e poi versati senza essere debito, ne risulterebbe un reddito pubblico unico di tanti miliardi di Franchi. Se questo appare sensato nell‘ambito della sua strategia di politica monetaria la BNS può sempre mettere in circolazione nuovo denaro anche mediante prestiti, sufficientemente garantiti, alle banche. In particolare questa procedura permetterà oscillazioni della massa monetaria a corto o medio termine. È sensato mettere in circolazione senza debito solo la massa monetaria necessaria a lungo termine. Ricordando a quanto ammontava la massa monetaria necessaria prima della crisi finanziaria del 2008, si può ragionevolmente stimare che entro 15 anni vengano effettuati pagamenti esenti da debito per un ammontare di circa 300 miliardi - é una piacevole conseguenza della riforma per una moneta intera.
- I contratti creditizi non sono toccati dalla conversione alla moneta intera e continuano perciò a sussistere, vale a dire che tutti i crediti ed i debiti rimangono invariati.