Domande e risposte

ULTERIORI DOMANDE IN FRANCESE E IN TEDESCO

2. Risposte a domande critiche
"La riforma per una moneta intera non è un gigantesco cambiamento con conseguenze imprevedibili?"
"L’iniziativa moneta intera non segnerà il tramonto della piazza bancaria svizzera?"
"L'iniziativa Moneta intera non creerà insicurezza nei mercati finanziari?"
"La Svizzera può introdurre la moneta intera procedendo da sola?"
"La moneta intera non mette in pericolo l’indipendenza della Banca nazionale?"
"Ma questo non significa statalizzare le banche?"
"La banca centrale è in grado di verificare tutte le garanzie creditizie di ogni creditore?"
"Ciò non porterebbe ad un’economia pianificata?"
"La Moneta intera non permetterebbe al Governo di attingervi a piene mani con conseguente inflazione?"
"Se per l’erogazione dei crediti le banche possono far capo solo ai depositi bancari non si avrà una stretta creditizia?"
"Come può la Banca nazionale quantificare il denaro occorrente?"
"Le banche perderanno posti di lavoro?"   
"Con la moneta intera le banche guadagneranno meno?"
"Non è forse illusorio promettere un futuro senza crisi finanziarie e senza inflazione?"
"La moneta intera non è un cambiamento troppo grande?"
"L’iniziativa Moneta intera è radicale?"
"Non sarebbe meglio se la creazione del denaro fosse lasciata interamente al libero mercato invece che alla Banca nazionale (Free Banking)?"
"Non sarebbe meglio una competizione di valute piuttosto che la moneta intera?"
"L’iniziativa della moneta intera fallirà alle urne?"
"Perché dovrebbe iniziare la Svizzera con la moneta intera e non altri Stati che avrebbero molto più bisogno della moneta intera?"
"Regalando soldi non viene sminuita la società meritocratica?"

"Le banche possono raggirare il divieto di creare denaro utilizzando fondi del mercato monetario come mezzi di pagamento, tenendo conti in franchi svizzeri all’estero oppure utilizzando altro denaro sostitutivo?"

"Non sarebbe meglio offrire a tutti dei conti presso la Banca nazionale anziché effettuare una conversione generale alla moneta intera?"

 4. Le banche creano moneta scritturale elettronica
Qual’è la percentuale del denaro in circolazione creato dalle banche private?Domande e risposte
• Come creano il denaro le banche private?
• La creazione di denaro da parte delle banche private è provata scientificamente?
• Cos'è la moneta scritturale?
• Come entra in circolazione il denaro contante?
• Quali sono le differenze tra denaro contante e moneta scritturale?
• Esiste pure moneta scritturale della Banca nazionale?
• Con denaro creato da loro stesse le banche possono pagare anche gli stipendi?
• Se le banche possono creare denaro proprio, perché possono essere lostesso insolventi e fallire?
• Le banche come traggono profitto dalla creazione di denaro?
• Perché è eticamente riprovevole se le banche traggono profitto dalla creazione di denaro?
• Le banche non fungono da intermediari del denaro tra risparmiatori e richiedenti di crediti?
• Cosa fa allora la banca con i miei risparmi, se non li utilizza per concedere crediti?
• Perché una banca ha bisogno di depositi dei clienti?
• Come avvengono concretamente le registrazioni contabili nella creazione di denaro?
Sono impiegato bancario e non ho mai sentito che le banche creino denaro proprio. Dov’è il denaro creato dalla banca stessa?
• Anche il denaro sul mio conto è stato creato dalle banche, benché io non abbia ottenuto crediti?
• Cosa limita la creazione di denaro nell’attuale sistema?
La creazione di denaro non è determinata dalla richiesta di crediti piuttosto che dall’offerta delle banche?
In borsa viene creato denaro?
L’attuale eccesiva creazione di denaro non è dovuta all’errata politica monetaria delle banche centrali anziché alla concessione di crediti da parte delle banche private?
La creazione di denaro tramite crediti non è il risultato della libertà contrattuale anziché un privilegio delle banche?
Gli Stati sono veramente costretti ad indebitarsi presso le banche?
Le banche come gestiscono le loro riserve presso la banca centrale e come le incrementano se necessario?
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1. Le domande più frequenti

• „A che punto è l'iniziativa Moneta intera?“

La raccolta della delle firme è stata completata con successo.
Dopo 18 mesi di intensiva raccolta, in dicembre 2015 sono state consegnate 110'000 firma alla Cancelleria federale. Presumibilmente la votazione avverrà nel 2018. (torna all’indice)

• “Chi sono i promotori dell'iniziativa Moneta intera?”

L'associazione apartitica Modernizzazione Monetaria (MoMo).
Nel 2011 l'associazione ha iniziato i preparativi per l'iniziativa Moneta intera. Il testo di Costituzione è stato elaborato con l'aiuto di un prestigioso Consiglio scientifico. Sul nostro sito web trovate i sostenitori dell'iniziativa. (torna all’indice)

• "Cosa significa moneta intera?"

Moneta intera significa franchi svizzeri emessi dalla Banca nazionale svizzera. 
Oggigiorno soltanto la moneta metallica e le banconote sono moneta intera e mezzi legali di pagamento. Con l’iniziativa moneta intera anche il denaro elettronico sui nostri conti diventerà moneta intera. (torna all’indice)

• "Qual’è l’obiettivo dell’iniziativa Moneta intera?"

Emissione di denaro riservata alla Banca nazionale!
L’iniziativa Moneta intera vuole introdurre ciò che oggi molti credono già esser realtà:
- Solo la BNS avrà il diritto di creare denaro elettronico.
- In questo modo le banche non potranno più creare denaro, ma solo prestare il denaro che è stato messo a loro disposizione.
- Il settore finanziario sarà messo al servizio dell’economia reale e della società. (torna all’indice)

• "Quali sono i vantaggi essenziali della moneta intera?"

Echte Franken auf unseren Konten, faire Marktwirtschaft, Entlastung der Steuerzahler und Realwirtschaft.
- Il sistema finanziario sarà di nuovo comprensibile per le cittadine i cittadini.
- Il denaro sui conti bancari privati sarà completamente garantito, anche in caso di fallimento delle banche.
- L’attuale incontrollata emissione di denaro da parte delle banche verrà limitata, e verranno così anche evitate future bolle finanziarie.
- Il complesso sistema bancario verrà districato e ciò renderà lo Stato meno ricattabile da fallimenti bancari.
- Tutti i profitti della creazione di moneta saranno esclusivamente a disposizione della collettività.
- La ridistribuzione dai poveri ai ricchi dovuta alla messa in circolazione di crediti con interessi sarà terminata.
- S’instaurerà una parità concorrenziale sia tra banche ed imprese, che tra banche grandi e piccole.
- La pressione di crescita economica si ridurrà. (torna all’indice)

“Quali sono le conseguenze della moneta intera per le banche?"

La moneta intera promuove le attività bancarie tradizionali.
Con la moneta intera le banche faranno ciò che hanno sempre fatto: concedere crediti, svolgere il traffico dei pagamenti e gestire patrimoni. L’unica differenza: non potranno più creare moneta scritturale elettronica. Quindi le banche potranno lavorare solo con denaro che posseggono o che hanno ottenuto a disposizione dai risparmiatori, da altre banche oppure dalla banca nazionale. In tal modo le banche non avrebbero più un vantaggio illegittimo e sarebbero messi alla pari con tutti gli altri soggetti economici, che neppure possono creare denaro. In questo studio in tedesco sono approfondite le conseguenze della moneta intera per le banche.  (torna all’indice)

• “Quali sono le conseguenze della moneta intera per i clienti delle banche?”

Il denaro sui conti correnti diventerebbe sicuro come il denaro contante.
In futuro le banche amministreranno i conti correnti come dei depositi titoli. Il denaro apparterrà quindi al titolare del conto e non può essere perso se la banca dovesse trovarsi in difficoltà. I conti correnti non saranno però rimunerati, come non lo è il denaro contante. Chi desidera ottenere interessi anziché avere denaro a prova di crisi potrà, come tuttora, mettere il suo denaro a disposizione della banca tramite un conto a risparmio. (torna all’indice)

• “Chi ci perde, chi ci guadagna?”

Le banche non perdono nulla, lo Stato e i cittadini ottengono ricavati dall’emissione di denaro finora inutilizzati.
Stando ad uno studio internazionale della Copenhagen Business School e della New Economics Foundation*, dal 2007 al 2014 le banche svizzere hanno ottenuto CHF 34,8 miliardi in sovvenzioni nascoste grazie alla loro facoltà di creare denaro elettronico. Di queste sovvenzioni nascoste beneficiano principalmente le grandi banche mentre le banche regionali o le banche Reiffeisen non ne beneficiano quasi. Tuttavia da alcuni anni questo vantaggio finanziario non esiste più, dato che per le banche è indifferente creare denaro a costo zero oppure ottenerlo in prestito esente da interessi dalla Banca nazionale. È quindi il momento ideale per una conversione alla moneta intera: le banche non perdono nulla.
Anche con la moneta intera le banche possono lavorare in maniera proficua. Ciò è dimostrato dalla PostFinance, che già oggi lavora analogamente ad una banca di moneta intera, non potendo creare denaro con l’emissione di crediti. Pure le assicurazioni ed altri istituti finanziari generano profitti senza creare denaro proprio.
I beneficiari sono i cittadini come pure la Confederazione e i Cantoni, dato che ottengono il denaro emesso ex novo da parte della Banca nazionale. Considerando anche la conversione dell’attuale denaro in circolazione, che avverrà nel lasso di circa 10-15 anni, nel corso degli anni ciò consiste in centinaia di miliardi di franchi supplementari.
*neweconomics.org/2017/01/making-money-making-money
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"Cosa c’entra la moneta intera con le monete metalliche?"

Molto, per non dire tutto.
Le monete metalliche sono da sempre moneta intera nei sensi dell’iniziativa. La modalità d’emissione delle monete metalliche prova che la moneta intera non è un fantasia utopica bensì da decenni una normale e ben funzionante quotidianità. La moneta intera funziona ed è una pratica collaudata. L’utile derivante dalla creazione di monete (signoraggio) va a beneficio della collettività. Riteniamo che ciò debba valere anche per le altre forme di franchi svizzeri, ovvero per le banconote ed in particolare per la moneta scritturale elettronica, che è creata esclusivamente dalle banche private senza mandato legale e che oggigiorno rappresenta circa il 90% dei mezzi di pagamento in circolazione. Quindi non intendiamo introdurre la moneta intera, dato che esiste già, bensì estenderla a tutte le forme di franchi svizzeri, com’è stato deciso esplicitamente dai votanti e dai Cantoni svizzeri nella votazione popolare federale del 23.12.1891. In effetti si tratta perciò di riaffermare la volontà del popolo decisa democraticamente. Da notare che allora l’iniziativa fu lanciata dal Consiglio federale. (torna all’indice)

“Da quando vi sono esperienze con la moneta intera?”

Da oltre 2'000 anni la moneta intera esiste sotto forma di monete metalliche e da oltre 100 anni sotto forma di banconote. Inoltre le banche la utilizzano per pagamenti tra di loro e nel traffico dei pagamenti internazionale.
Nel 1891, con una votazione popolare, i votanti svizzeri hanno conferito alla Confederazione il diritto esclusivo di stampare banconote (monopolio sulle banconote). Di seguito fu creata la Banca nazionale svizzera (BNS) indipendente. Negli ultimi decenni però le monete e le banconote furono in gran parte soppiantate dalla moneta scritturale elettronica. Per questo motivo l’iniziativa Moneta intera intende trasferire alla BNS anche la creazione di moneta scritturale.
Sono già state fatte numerose esperienze positive con la moneta intera, ad esempio nello Stato americano della Louisiana: mentre durante la crisi del 1857 molte altre banche dovettero chiudere, quelle basate sulla moneta intera evitarono tale fine dato che nel precedente boom non parteciparono all’eccessiva espansione dei crediti. (torna all’indice)

“Quanti posti di lavoro verrebbero creati con la moneta intera?”

Fino a 140'000 nei prossimi decenni.
Se la Banca nazionale emettesse la moneta intera tramite distribuzioni esenti da debito avremmo una progressiva riduzione dei debiti di tutti i soggetti economici: la Confederazione, i Cantoni, le imprese e i privati. Con ciò si riducono pure i costi che sorgono attualmente a questi, sotto forma d’interessi e tasse.
L’effetto positivo e stimolante per l’economia reale di una riforma per una moneta intera è confermato da uno studio di economisti del Fondo monetario internazionale (FMI)* pubblicato nel 2012. In questo studio due esperti, con l’aiuto del miglior modello di simulazione conosciuto agli economisti, hanno analizzato l’effetto delle caratteristiche del sistema di moneta intera su un’economia altamente sviluppata. L’esito dello studio è questo: parallelamente ad uno sdebitamento massiccio delle casse pubbliche e delle economie domestiche, una riforma per una moneta intera nell’arco di dieci anni creerebbe un crescita addizionale del prodotto interno lordo (PIL) del 7%.
In base ai dati dell’Ufficio federale di statistica possiamo dire che dall’inizio del nuovo millennio in Svizzera un incremento del PIL di 1% ha portato mediamente alla creazione di 20'000 nuovi posti di lavoro. Se ora riportiamo il risultato dello studio degli economisti del FMI alla Svizzera, l’introduzione della moneta intera porterebbe alla creazione di 140'000 nuovi posti di lavoro. Questa cifra naturalmente è una stima approssimativa, tuttavia l’effetto positivo di una riforma per una moneta intera non può più essere negata.
*https://www.imf.org/external/pubs/ft/wp/2012/wp12202.pdf / (torna all’indice)

• "Chi ha svantaggi con la moneta intera?"

Non tutti sono contenti della moneta intera:

o Le banche d’investimento dovranno rinunciare agli affari cospicui delle speculazioni in borsa con denaro creato dal nulla da loro stesse. Il commercio per conto proprio con il franco svizzero verrà fortemente ridimensionato, ma potrà ancora essere svolto in altre valute.

o Se, come conseguenza della riforma per una moneta intera,  i debiti statali verranno estinti, le banche dovranno rinunciare alle redditizie operazioni di finanziamento statale con denaro creato dal nulla da loro stesse.o Gli attuali proprietari di titoli statali dovranno trovare investimenti alternativi, possibilmente più rischiosi.

o Dato che ci sarà un minore saliscendi dei mercati finanziari, gli speculatori avranno minori opportunità di guadagni veloci.o Nel complesso gli affari bancari diverranno più monotoni e non saranno più interessanti per yuppies e cacciatori di boni. (torna all’indice)

• “Come avviene la conversione alla moneta intera?”

I clienti delle banche non devono fare nulla.
Nella fase preparativa le banche dovranno adattate le norme di legge e i sistemi informatici, operazioni nelle quali hanno molta esperienza. Il giorno dell’entrata in vigore tutti gli averi a vista sui conti correnti saranno convertiti in moneta intera e contemporaneamente posti fuori bilancio delle banche. A questo punto, anziché solo il 10% (il denaro contante) il 100% del denaro in circolazione è denaro emesso dalla Banca nazionale. Il giorno dopo la conversione la massa monetaria è identica a prima. Non vi è quindi né meno né più denaro, né eccesso né carenza di denaro. La differenza è che con la conversione la moneta scritturale di proprietà della banca è diventata moneta intera di proprietà del cliente. Ciò avviene poiché è cambiato l’emittente di denaro: l’emittente della moneta scritturale furono le banche, l’emittente della moneta intera è la Banca nazionale. Gli impegni che finora le banche avevano nei confronti dei clienti diventano impegni nei confronti della Banca nazionale. (torna all’indice)

"Da dove ottiene il suo valore la moneta intera?"

La moneta intera è coperta dall’intera economia pubblica, mentre invece il denaro elettronico emesso da una banca si dissolverebbe nel nulla se questa dovesse andare in bancarotta.
Il denaro ha valore quando con esso si può acquistare qualcosa. Per il valore del denaro è perciò essenziale che la quantità di denaro (massa monetaria) coincida con la produzione economica reale. In passato la massa monetaria era limitata dalla copertura in oro, invece oggi manca questo ancoraggio. Infatti oggi le banche possono emettere  denaro quasi illimitatamente gonfiando la massa monetaria, con conseguenti inflazioni e crisi finanziarie. Poiché le banche sottostanno ad interessi di profitto, esse non sono idonee per regolare la massa monetaria in circolazione. Solamente un’istituzione pubblica indipendente, cioè la BNS, è in grado di adempiere a questo compito. La moneta intera ottiene il suo valore, perché la BNS garantisce la stabilità dei prezzi e controlla la massa monetaria. (torna all’indice)

2. Risposte a domande critiche

© lolloj / Fotolia

Solitamente gli argomenti contro l’iniziativa Moneta intera nascono da una scarsa conoscenza dei meccanismi monetari. Infatti molte persone si accorgono subito quando qualcosa non va, però ne ignorano la causa. Spesso questa lacuna viene sfruttata coscientemente per creare confusione nel pubblico. Di esempi simili ne abbiamo già riscontrati parecchi. Ecco i malintesi più frequenti:

 

• “La riforma per una moneta intera non è un gigantesco cambiamento con conseguenze imprevedibili?”

No, la moneta intera non è una novità, ma esiste da 2000 anni sotto forma di monete metalliche e da oltre 100 anni come banconote di carta.
Con la riforma per una moneta intera viene solo esteso il monopolio sulle banconote deciso dagli elettori nel 1891 alla moneta elettronica e quindi adattato allo sviluppo digitale. Tecnicamente l’attuale moneta scritturale delle banche private vinene sostituita con moneta scritturale della Banca nazionale. Esattamente lo stesso procedimento è riuscito cento anni fa con la sostituzione di banconote private con banconote della Banca nazionale e ciò ha reso il sistema finanziario più stabile. La moneta intera corrisponde ad una percezione tradizionale delle banche. Per il singolo cliente cambia solo poco. È escluso che si abbiano conseguenze imprevedibili per le banche e per la piazza finanziaria svizzera, dato che vi è un sufficiente periodo di transizione e non vi sono cechi automatismi. La Banca nazionale può correggere ogni passo in base alle esigenze. (torna all’indice)

• “L’iniziativa moneta intera non segnerà il tramonto della piazza bancaria svizzera?"

Al contrario! Perché una valuta sicura dovrebbe nuocere alla piazza finanziaria Svizzera?
Con la moneta intera il franco svizzero diventa il denaro più sicuro del mondo. Ciò rappresenta un dellagrande vantaggio concorrenziale per le banche svizzere, che di conseguenza guadagneranno molti nuovi clienti nel settore della gestione patrimoniale. L’iniziativa Moneta intera esige una „garanzia di qualità“ per il settore finanziario, come già da tempo esiste nei settori dell’economia reale. L’iniziativa Moneta intera garantisce così una prospettiva futura alla piazza bancaria svizzera.
La moneta intera promuove le tradizionali e solide attività bancarie. I grandi istituti eventualmente ridurranno posti di lavoro nel campo degli investimenti speculativi, come tuttavia si è già potuto osservare negli ultimi anni, poiché si tratta di un modello commerciale senza prospettiva futura. Con la moneta intera le banche possono lavorare in maniera redditizia e stabile a lungo termine e i posti di lavoro nel settore bancario sono garantiti. Lo dimostra la PostFinance, che opera con successo senza creazione di denaro per conto proprio. Dato che la PostFinance non dispone di una piena licenza bancaria, non può creare denaro tramite la concessione di crediti ma può operare solo con denaro che le è stato messo a disposizione dai risparmiatori o da altre banche. Mediamente negli ultimi anni la PostFinance ha realizzato un utile annuo di circa 600 milioni di Franchi. Pure le assicurazioni e altre imprese finanziarie lavorano con profitto senza creare denaro loro stesse.
Con la moneta intera le regolamentazioni bancarie possono essere fondamentalmente semplificate. Anziché combattere i sintomi con sempre più leggi e regolamentazioni il problema viene finalmente affrontato alla radice: investimenti rischiosi non possono più essere finanziati con denaro autoprodotto. La riduzione delle regolamentazioni porterà ad una maggiore concorrenza all’interno del settore bancario, dato che oggigiorno le eccessive regolamentazioni, che richiedono enormi risorse di personale, gravano maggiormente sulle piccole banche. (torna all’indice)

• “L'iniziativa Moneta intera non creerà insicurezza nei mercati finanziari?”

Perché denaro sicuro dovrebbe causare insicurezza? Inoltre la moneta intera può essere introdotta in modo tale che i mercati finanziari non lo avvertono.
La conversione alla moneta intera intera può avvenire in maniera delicato a e senza rotture, cosicché nei primi anni le banche e i mercati finanziari non se ne accorgerebbero. A tale scopo la Banca nazionale dovrebbe solamente soddisfare illimitatamente le richieste di credito da parte delle banche e non incrementare i rispettivi interessi. In tal modo, nella prassi, le banche non si renderebbero conto di non poter più creare denaro, poiché per una banca è indifferente poter creare denaro a costo zero oppure ottenerlo in prestito esente da interessi. Tuttavia a lungo termine la Banca nazionale dovrebbe limitare l’emissione di denaro per evitare bolle finanziarie, ma ciò può svilupparsi lentamente. (torna all’indice)

• "La Svizzera può introdurre la moneta intera procedendo da sola?"

Sì, poiché un franco rimane un franco.
Per l’estero è sostanzialmente irrilevante come la Svizzera produce il proprio denaro, se con o senza riserva aurea, oppure se la riserva minima comprende due, dieci, o cento per cento. Già oggi i flussi di pagamento internazionali ed il traffico dei pagamenti interbancario si svolge con franchi emessi dalla Banca nazionale. Per l’estero è determinante che la Banca nazionale conduca una „buona“ politica monetaria mirata alla stabilità dei prezzi. Le controparti estere non si accorgerebbero nemmeno quando la Svizzera volge alla moneta intera. Infatti nell’abituale commercio valutario non cambia nulla: le valute estere possono essere convertite in franchi svizzeri come finora. La Svizzera beneficia dell’introduzione della moneta intera, sia che gli altri Stati adottino un tale sistema o meno. (torna all’indice)

• “La moneta intera non mette in pericolo l’indipendenza della Banca nazionale?"

No, come il Tribunale federale la Banca nazionale sottostà unicamente alla legge e perciò è indipendente dagli influssi del Consiglio federale, della politica e delle cerchie economiche. La Banca nazionale si occupa unicamente della massa monetaria e non delle singole concessioni di crediti. Nel processo legislativo (dopo l’accettazione dell’iniziativa Moneta intera) la legittimazione democratica della Banca nazionale potrebbe essere ulteriormente estesa. (torna all’indice)

• “Ma questo non significa statalizzare le banche?”

Cio è un grande malinteso! Le banche non vengono statalizzate, bensì solo l’emissione di moneta scritturale. Le banche continuano a lavorare come prima, ma non possono più creare moneta scritturale. (torna all’indice)

• “La banca centrale è in grado di verificare tutte le garanzie creditizie di ogni creditore?”

Non deve nemmeno farlo perché l’erogazione dei crediti rimane compito delle banche. La banca centrale non eroga singoli crediti e perciò non deve verificare alcuna garanzia creditizia. (torna all’indice)

• “Ciò non porterebbe ad un’economia pianificata?”

Al contrario! Ciò porta ad un'economia di mercato leale e ad una libera concorrenza.
La Moneta intera è esattamente l’opposto dell’economia pianificata, perché l’attuale sovvenzione delle banche viene abolita. Oggi le banche possono produrre loro stesse la moneta scritturale che utilizzano, sono perciò avvantaggiate rispetto alle altre imprese. Invece  il libero mercato si basa sulla parità di diritti per tutte le imprese.
L’iniziativa Moneta intera vuole che le banche diventino il più possibile indipendenti dalla Banca nazionale e che si finanzino tramite i risparmiatori e gli investitori. Una buona regolamentazione di base ridurrebbe l’influsso statale sui processi economici concreti al minimo possibile. La Banca nazionale dovrebbe occuparsi solo di garantire che complessivamente non ci sia eccedenza o carenza di denaro in circolazione. Ciò non ha niente a che vedere con il “centralismo statale” ma è la fornitura di un servizio necessario. La manutenzione della rete stradale da parte dello Stato permette a tutti gli utenti di circolare liberamente. Analogamente con la Moneta intera la Banca nazionale crea un ordine monetario stabile, comprensibile ed esente da crisi o bolle speculative, nel quale economia e società possono svilupparsi liberamente. (torna all’indice)

• “La Moneta intera non permetterebbe al Governo di attingervi a piene mani con conseguente inflazione?”

Questo è escluso. La Banca nazionale gestisce la massa monetaria unicamente in base a considerazioni di politica monetaria e non in base alle esigenze del Governo.
Come il Tribunale federale, la Banca nazionale è completamente indipendente dal Governo e ha un mandato ben definito: la politica monetaria della Banca nazionale deve servire “l’interesse generale del Paese”; la Banca nazionale “regola la massa monetaria”, “garantisce la stabilità dei prezzi” e “veglia affinché non si crei carenza o eccedenza di denaro”. La legge vieta alla Banca nazionale di elargire prestiti allo Stato.
Da oltre 100 anni la Banca nazionale opera in modo serio ed affidabile: sarebbe assurdo insinuare che proprio a partire da oggi non rispetterà più la legge.
In realtà la riforma per una Moneta intera limita fortemente il finanziamento dello Stato tramite l’emissione di moneta. Oggi lo Stato riceve crediti quasi illimitati dalle banche, con soldi che queste creano appositamente. In futuro questo non sarà più possibile: le banche potranno prestare solo i soldi che hanno a loro disposizione sui depositi bancari. (torna all’indice)

• "Se per l’erogazione dei crediti le banche possono far capo solo ai depositi bancari non si avrà una stretta creditizia?”

No, ciò non succederà perché dopo la conversione alla Moneta intera le banche avranno altre possibilità per finanziare i crediti:
o Dopo l’estinzione e la conversone in Moneta intera i crediti attuali possono essere erogati nuovamente.

o Le banche possono promuovere nuovi depositi o vendere carte di credito bancario.

o Nella misura in cui la Confederazione ed i Cantoni estingueranno i loro debiti convertendoli nella Moneta intera, gli attuali investitori offriranno i loro capitali alle banche.

o Nel caso di carenze di liquidità, a corto termine si può far capo al mercato interbancario e al mercato monetario.

Se un giorno dovesse comunque verificarsi un’insufficienza creditizia nell’economia reale, la Banca nazionale concederà alle banche crediti supplementari in modo da equilibrare il mercato creditizio. La bozza del testo di Costituzione dell’iniziativa Moneta intera prevede esplicitamente: “In particolare nella fase transitoria la Banca nazionale svizzera veglia affinché non si crei carenza o eccedenza di denaro. Durante questo periodo può concedere ai fornitori di servizi finanziari un accesso facilitato al credito.”

Nell’ambito del sistema con la moneta intera è compito della Banca nazionale regolare la massa monetaria in modo tale che l’economia reale disponga di crediti sufficienti. Allo stesso tempo deve essere impedita un’espansione monetaria inflazionistica, situazione che negli ultimi anni e in molti paesi è stata una concausa importante delle disastrose bolle immobiliari e finanziarie. In questo ambito è possibile e pure benvenuta una limitazione dei crediti utilizzati per le rischiose speculazioni finanziarie. (torna all’indice)

• “Come può la Banca nazionale quantificare il denaro occorrente?"

Affinché la Banca nazionale possa quantificare il denaro occorrente, è necessario introdurre la moneta intera.
La Banca nazionale continuerebbe a rilevare i dati economici, ad avere le migliori statistiche e quindi un buon quadro complessivo. Con la moneta intera la Banca nazionale diventerebbe l’unico organo preposto all’emissione di denaro. Questa è la premessa affinché essa possa agire da una posizione di responsabilità generale. Singole banche private non si orientano ai dati economici, devono invece operare da una ristretta prospettiva di economia aziendale e con un occhio di riguardo agli interessi degli azionisti. In un sistema di moneta intera le informazioni concernenti il mercato finanziario e dei capitali non decadono; questi mercati operano come oggi e determinano la valutazione dei rischi e dei prezzi. Se alle banche mancheranno i mezzi per concedere crediti, chiederanno prestiti alla Banca nazionale. (torna all’indice)

• “Le banche perderanno posti di lavoro?"

Con la moneta intera le banche rimarranno responsabili del traffico dei pagamenti, della concessione di crediti e della gestione patrimoniale.
Pertanto, avranno bisogno esattamente tanti dipendenti quanti oggi. Con una piazza finanziaria Svizzera proiettata verso il futuro, rafforzata da un sicuro sistema di moneta intera, si potranno attrarre nuovi clienti nella gestione patrimoniale, creando così nuovi posti di lavoro in questo settore. L’eventuale riduzione futura del numero di addetti nel settore bancario dipende dai sistemi di pagamento FinTech 2.0 inclusi i P2P che si stanno attualmente affermando e non dall'introduzione della moneta intera elettronica. (torna all’indice)

• “Con la moneta intera le banche guadagneranno meno?"

No, in tempi di interesse pari a zero la moneta intera non avrà alcuna implicazione finanziaria diretta per le banche.
Da alcuni anni le banche non hanno più alcun beneficio finanziario dalla propria emissione di denaro. Perché se una banca emette denaro proprio  a costo zero o lo prende in prestito dalla Banca nazionale a tasso di interesse zero, per le banche non fa alcuna differenza. Pertanto, non perderanno nulla anche con la riforma Moneta intera.
Con la moneta intera le banche potranno fare buoni profitti. Ciò è dimostrato dalla PostFinance, che oggi lavora in maniera simile ad una banca di moneta intera, poiché essa stessa non può produrre denaro. PostFinance ha un utile annuao di circa CHF 600 milioni. Anche le compagnie di assicurazione e altre società finanziarie sono redditizie senza creare denaro proprio. (torna all’indice)

• “Non è forse illusorio promettere un futuro senza crisi finanziarie e senza inflazione?"

Sarebbe presuntuoso, infatti l’iniziativa Moneta intera promette solo soldi a prova di crisi e una migliore possibilità di controllo da parte della Banca nazionale.
La richiesta principale dell'iniziativa Moneta intera è che i nostri franchi elettronici siano sicuri come i contanti e protetti da fallimenti bancari.
Se tutta la moneta viene emessa dalla Banca nazionale, quest’ultima può controllare in modo efficace la massa monetaria. Purché la Banca nazionale svolga bene il proprio compito, potrà evitare un’”inflazione con cause monetarie fatta in casa ”. L’inflazione importata (ad esempio, a causa di un più alto prezzo delle materie prime) continuerà ad esserci e non potrà essere attutita dalla politica monetaria.
La moneta intera non ci proteggerà neppure completamente dalle crisi finanziarie, ma permetterà "una prevenzione molto più efficace" attraverso un’espansione monetaria controllata in proporzione alla crescita del prodotto interno lordo. La Banca nazionale potrà impedire la creazione di denaro finora esageratamente lievitata. Negli ultimi decenni, la quantità di denaro è cresciuta fino a cinque volte di più all’anno rispetto al prodotto economico. Il denaro in eccesso è sfociato principalmente in attività finanziarie quali titoli, azioni, derivati ​​o immobili, facendo lievitare i prezzi. Questa inflazione di beni patrimoniali ha portato a bolle speculative e dopo il loro scoppio a sempre nuove crisi finanziarie. (torna all’indice)

• “La moneta intera non è un cambiamento troppo grande?"

No, primo perché la moneta intera non è niente di nuovo e secondo perché è un cambiamento relativamente piccolo del sistema monetario.
La moneta intera non è una novità, ma esiste da 2000 anni sotto forma di monete metalliche e da oltre 100 anni come banconote di carta. È di comprovata efficacia da secoli che solo lo Stato produca denaro.
La Banca nazionale ha già sostituito una volta denaro privato, allora banconote private, con banconote della BNS. Questo ha funzionato senza problemi. Questa volta si tratta dello stesso processo con la moneta elettronica. Con la riforma per una  moneta intera viene solo esteso il monopolio sulle banconote deciso dagli elettori nel 1891 alla moneta elettronica e quindi adattato allo sviluppo digitale.
Per la transizione pratica alla moneta intera dovranno solo essere convertiti i programmi informatici e adattate le norme di legge. E in questo campo le banche hanno molta esperienza. Per i singoli clienti bancari cambia molto poco. Anche dopo la transizione il tutto funzionerà senza intoppi: se la Banca nazionale per i prestiti alle banche chiederà lo stesso tasso di interesse che le banche hanno finora pagato ai loro clienti per i depositi a vista (attualmente vicino allo zero), con la riforma della moneta intera non ci saranno costi aggiuntivi per le banche. Se nella fase di attuazione la Banca nazionale sosterrà tutte le richieste di prestito da parte delle banche, per queste non cambierà nulla. Tuttavia, nella fase introduttiva del progetto a lungo termine sarà necessaria una limitazione della massa monetaria, per riportare nuovamente un rapporto ragionevole con l'economia reale. La Banca nazionale potrà però procedere con la dovuta cautela.
In sostanza il sistema monetario continuerà a svilupparsi.
Alcune tappe sono state:
o    l'abbandono della copertura aurea (a partire dal 1930)
o    l'introduzione delle carte di credito (dal 1950)
o    la fine dell'accordo di Bretton-Woods (1973)
o    la creazione dell’online banking (dal 1990) (percentuale di utenti dell’online banking in Germania: 1998 = 8%; 2000 = 11%; 2002 = 23%; 2006 = 34%; 2008 = 36%; 2010 = 35 % 2011 = 44%, (vedi: de.wikipedia.org/wiki/Electronic_Banking)
o    il cambiamento da parte della BNS dal controllo della massa monetaria alla regolazione tramite interessi (2000) - la conversione delle operazioni di pagamento in IBAN e SEPA (2014)
La riforma della moneta intera è innocua rispetto ad alcune misure della Banca nazionale negli ultimi anni: l'esplosione della massa monetaria, i tassi di interesse negativi, la moltiplicazione delle normative, l’introduzione e l’aumento improvviso dei livelli minimi dei tassi di cambio. (torna all’indice)

• “L’iniziativa Moneta intera è radicale?"

È radicale se l'attività bancaria in tutti i settori - ad eccezione della creazione monetaria - rimane invariata?
È radicale se l’iniziativa della moneta intera sostiene che tutti debbano poter disporre di un conto corrente che appartenga solo a loro e che ne possa disporre solo il proprietario? L’attuale monopolio delle banconote è generalmente accettato e nessuno lo considera un problema. Quindi non ci sono veri argomenti contro l'espansione del monopolio monetario alla moneta scritturale elettronica diventata ad oggi consuetudine. (torna all’indice)

• “Non sarebbe meglio se la creazione del denaro fosse lasciata interamente al libero mercato invece che alla Banca nazionale (Free Banking)?"

No, perché in una società specializzata e strutturata il denaro è una condizione esistenziale e un‘infrastruttura necessaria.
Il denaro dovrebbe essere rilasciato da parte dello Stato per conto dei cittadini. Perché senza soldi non c’è alcun accesso al mercato e senza accesso al mercato non c’è alcuna possibilità di esistenza, sia per i consumatori, che per i produttori. Pertanto, abbiamo bisogno di un sistema monetario controllato dallo Stato che garantisca a tutti i partecipanti un accesso sicuro ed equo al denaro e aa traffico dei pagamenti.
Free-banking significa che tutto il denaro viene prodotto da aziende private e la Banca nazionale viene abolita. Potremmo avere soldi-Apple, soldi-UBS, soldi-CS, soldi-Novartis, soldi-Roche, soldi-Coop, soldi-Migros, ecc .. Tra queste diverse valute si creerebbero tassi di cambio. Le aziende in crescita beneficerebbero della creazione di denaro, ma se andassero male, lo Stato sarebbe poi costretto a salvarle.
Nel XIX secolo ci sono stati negli Stati Uniti episodi di Free-Banking con più di 1000 valute. Le esperienze sono state terribili:ed è stato un Eldorado per falsari e bancarottieri. Si prega di leggere alcuni brani tratti da "Geschichte des Geldes".
Altri argomenti contro il Free-banking sono disponibili qui. / (torna all’indice)

• “Non sarebbe meglio una competizione di valute piuttosto che la moneta intera?"

Questo è un equivoco: l’iniziativa Moneta intera consente esplicitamente una concorrenza tra valute ed è un progetto liberale.
All'articolo 99, paragrafo 3 del testo dell'iniziativa si afferma: "Sono consentiti lʼemissione e lʼuso di altri mezzi di pagamento, per quanto ciò sia compatibile con il mandato legale della Banca nazionale svizzera" Ciò conferirà a valute emesse privatamente uno stato costituzionale e la certezza del diritto. L’iniziativa Moneta intera permette una concorrenza delle valute.
Se dev’esserci concorrenza, allora deve essere permesso anche allo Stato di creare e di emettere la propria valuta, come pure di determinare la propria politica monetaria. Attualmente ciò non è possibile. Perché ad oggi i cittadini possono utilizzare solo il denaro bancario elettronico privato, poiché la Banca nazionale non emette moneta scritturale accessibile al pubblico. Solo con la riforma per una moneta intera i cittadini potranno utilizzare anche la moneta scritturale della Banca nazionale.
La competizione significa anche che ai cittadini sarà chiaro se si tratta di denaro pubblico o privato. Ad oggi la moneta privata bancaria appare nel manto di denaro statale, il che rende impossibile qualsiasi vera concorrenza monetaria. La concorrenza è possibile solo se i clienti riconoscono le differenze di un prodotto e poi sono liberi di decidere sul suo utilizzo. (torna all’indice)

• “L’iniziativa della moneta intera fallirà alle urne?"

Ci aspettiamo più di un discreto successo, perché l’iniziativa Moneta intera vuole solo realizzare ciò che la maggioranza dei cittadini crede sia già realtà.
Secondo indagini, circa il 75% della popolazione ritiene che tutto il denaro sia creato dalla Banca nazionale. Con l’iniziativa Moneta intera vogliamo raggiungere nuovamente esattamente questa condizione. L’iniziativa corrisponde alla posizione esistente dei cittadini ed ha quindi la possibilità di un buon risultato alla votazione. (torna all’indice)

"Perché dovrebbe iniziare la Svizzera con la moneta intera e non altri Stati che avrebbero molto più bisogno della moneta intera?"

Chi non migliora ed estende costantemente le sue capacità perde il suo vantaggio.
Lo sa ogni imprenditore di successo. Il franco svizzero dove essere sicuro anche in futuro e la moneta intera avrà molti altri vantaggi e sgraverà il contribuente. Tra l'altro, anche in altri Stati ci sono iniziative di riforma per una moneta intera e non è detto che la Svizzera sarà il primo Stato ad introdurla. (torna all’indice)

"Regalando soldi non viene sminuita la società meritocratica?”

No, perché solo con la Moneta intera si smette di regalare alle banche i redditi derivanti dall’emissione di moneta.
Infatti l’iniziativa Moneta intera prevede che il nuovo denaro entri in circolazione principalmente tramite la spesa pubblica, quindi solo con un’immediata contropartita. È lo Stato stesso che utilizza i soldi da lui creati; questo non ha niente a che vedere con “regalare”, ma è un utilizzo intelligente e conforme ai criteri economici.
Lo Stato sono la Confederazione, i Cantoni, i Comuni e noi Cittadini. (torna all’indice)

  • "Le banche possono raggirare il divieto di creare denaro utilizzando fondi del mercato monetario come mezzi di pagamento, tenendo conti in franchi svizzeri all’estero oppure utilizzando altro denaro sostitutivo?"

Questo è un falso argomento. Innanzitutto non è realistico che mezzi di pagamento privati sopprimino il franco svizzero. Secondo, non è comprensibile che i cittadini svizzeri dovrebbero rinunciare al franco svizzero sicuro.

o   I fondi del mercato monetario, i titoli di valore e le azioni possono già oggi essere trasferiti da deposito a deposito per effettuare pagamenti ma quasi nessuno lo fa, poiché è troppo impegnativo. Ciò è sensato solo per alcune imprese e istituti finanziari. È impensabile che in tal modo possa avvenire il traffico dei pagamenti quotidiano.

o   Chi paga con queste valute è cosciente che si tratta di mezzi di pagamento privati che promettono solamente franchi svizzeri. Oggigiorno invece chi effettua pagamenti con il denaro elettronico del suo conto non ne è cosciente e non ha alternative. La moneta scritturale è una parte di un bilancio bancario (non trasparente) come i fondi del mercato monetario lo sono per un fondo non trasparente. Entrambi sono certificati di credito privati (con i rispettivi rischi per il debitore) e dovrebbero essere chiaramente distinti da franchi svizzeri (mezzo legale di pagamento), in particolare nella definizione. Con l’iniziativa Moneta intera questa trasparenza sarebbe realizzata per tutti i clienti.

o   Franchi svizzeri non possono essere emessi all’estero. Questa possibilità di evasione non esiste. Se una banca estera offre conti in franchi svizzeri essa deve possedere veri franchi svizzeri in corrispondenza. Leggete in merito il capitolo: 12. Können Franken im Ausland produziert werden?

o   In linea generale non è l’obiettivo dell’iniziativa Moneta intera di risolvere tutti i problemi dei mercati finanziari. Ciò non è compito di una singola iniziativa costituzionale bensì compito permanente del Governo e del Consiglio federale. Questi, con l’iniziativa Moneta intera, ottengono migliori strumenti per regolare i mercati finanziari. Leggete in merito il capitolo: 14. Zur Regulierung der Banken und Finanzmärkte. (torna all’indice)

  • "Non sarebbe meglio offrire a tutti dei conti presso la Banca nazionale anziché effettuare una conversione generale alla moneta intera?"

No, poiché procedendo in tal modo la maggioranza dei vantaggi della moneta intera non verrebbero realizzati e le crisi bancarie potrebbero addirittura intensificarsi.

Un “conto presso la Banca nazionale per chiunque” è un passo concepibile verso un denaro sicuro. Esso però solleva domande. Da un lato le crisi bancarie potrebbero intensificarsi: se una banca dovesse trovarsi in difficoltà i clienti potrebbero trasferire il loro denaro alla Banca nazionale e con questo tipo di corsa agli sportelli accelerare una crisi. Inoltre, con un conto presso la Banca nazionale per chiunque, la maggioranza degli obiettivi dell’iniziativa Moneta intera non sono realizzabili. Questi obiettivi includono: il primato della Banca nazionale nella regolazione della massa monetaria, il rafforzamento dell’economia reale e meno speculazioni finanziarie, i proventi derivati dalla creazione di denaro a beneficio della collettività e lo sdebitamento complessivo della società. Meglio quindi l’originale (l’iniziativa) anziché un esitante passo nella giusta direzione.

Il 17.08.2017, nella NZZ, il Professor Dirk Niepelt propone conti presso la Banca nazionale per chiunque: „I clienti dovrebbero poter scegliere tra depositi a vista e denaro elettronico della Banca nazionale.”

In merito il Prof. Peter Ulrich scrive:

Moneta intera – l’alternativa liberale

Non per la prima volta, nel suo contributo riguardante l’iniziativa Moneta intera il Prof. Dirk Niepelt come alternativa consiglia l’introduzione di moneta intera (denaro emesso dalla Banca nazionale) quale offerta, sottoposta alla scelta volontaria dai clienti delle banche. Benché sia notevole che con tale proposta Dirk Niepelt attesti qualità alla moneta intera, il concetto non è convincente. In veste di membro del Consiglio scientifico dell’iniziativa Moneta intera e co-autore del testo di Costituzione, sviluppato accuratamente in diversi anni di lavoro (Art. 99 nuovo e 99a CF), voglio indicare due errori di ragionamento della presunta alternativa:

Innanzitutto Dirk Niepelt ignora che secondo l’iniziativa che solo gli averi a vista sui conti per il traffico dei pagamenti (conti correnti e conti privati) diventano moneta intera (“denaro contante elettronico”). Il denaro sui conti a risparmio e sui conti di investimento resta rimunerato. Nel sistema di moneta intera questi conti rappresentano un credito alla rispettiva banca (come oggi tutti i conti). Con questo sistema i clienti ottengono una vera possibilità di scelta e di equilibrio personale, che finora non hanno, tra la sicurezza del denaro contante elettronico (su conti correnti sicuri) e interessi (su conti a risparmio a rischio). Peraltro, secondo la logica del mercato, gli interessi sui conti a risparmio dovrebbero aumentare. Ma innanzitutto: questa è già l’alternativa che Dirk Niepelt erroneamente crede dover proporre per fronteggiare l’iniziativa Moneta intera!

Secondo, l’accostamento di moneta scritturale privata e moneta intera della Banca nazionale, o l’incombente confusione tra queste, manca uno dei principali obiettivi dell’iniziativa Moneta intera: la riforma risolve il problema per istituti finanziari soggette a crisi di fiducia, sintomatico solo dei conti orrenti, della corsa agli sportelli (e della rispettiva necessità di regolamentazioni!). Questo perché la moneta intera (denaro della Banca nazionale) non rientra nella massa fallimentare e quindi non deve essere “salvata”. (Una corsa agli sportelli per conti a risparmio a termine è sempre inutile). Nel modello proposto da Niepelt invece, il problema della corsa agli sportelli si intensifica, poiché d’un tratto chiunque vorrebbe trasferire il suo denaro da conti a vista altamente insicuri a conti di moneta intera sicuri, se non dovesse averlo già fatto. Cambierebbe poco in merito alla costrizione della mano pubblica di dover salvare a tutti i costi banche in difficoltà e ai rispettivi fattori disincentivanti per i gestori delle banche.

In conclusione, il sistema di moneta intera offre sicurezza come pure libera scelta per i clienti delle banche e inoltre libera i contribuenti dalla presa in ostaggio per banche in difficoltà – ma solo se viene implementata in modo coerente.

Qui trovate una presa di posizione approfondita su questo tema. (torna a ll'indice)

3. Carenze del sistema attuale

© ag visuell / Fotolia

• “Quando deposito denaro contante sul mio conto, perde veramente la sua qualità di denaro reale?"

Sì. Il saldo dei vostri conti è in realtà soltanto un buono per denaro contante, cioè una promessa di pagamento, senza alcuna copertura.
Quando fate un versamento sul vostro conto bancario questo denaro non vi appartiene più. In effetti, all’atto del versamento voi perdete la qualità di proprietario della somma e diventate automaticamente un creditore della banca. Il denaro diventa legalmente di proprietà della banca. L’estratto conto è semplicemente la promessa della banca di restituirvelo su richiesta, rappresenta un semplice certificato di credito. Ma questo certificato di credito non fruisce di copertura: le banche speculano sul fatto che i clienti non preleveranno mai tutti insieme il loro denaro e tengono quindi solo una minima riserva di denaro reale della Banca Nazionale. Significa di conseguenza che la banca potrebbe non rispettare la promessa fatta e in tal caso il vostro denaro sarà perso. (torna all’indice)

• "È vero che il mio salario una volta versato sul mio conto diventa automaticamente un prestito alla banca?"

Sì, attualmente è esattamente quel che succede, senza il vostro consenso. 

• “Il denaro depositato sul mio conto può scomparire in caso di fallimento della banca?"

Sì. In caso di crisi bancaria, rischiate di non aver più accesso al vostro conto.     
Esiste un fondo di garanzia «Esisuisse» per importi fino a 100.000 franchi. Ma la garanzia è limitata a CHF 6 miliardi a fronte di CHF 880 miliardi di depositi. In caso di grave crisi, il fondo di garanzia non permetterà la totalità del rimborso a tutti i clienti. I creditori dovranno aspettare per anni prima di ottenere eventualmente il rimborso di solamente una piccola parte del loro denaro. Per quanto concerne le banche importanti con rischio sistemico, l’autorità di sorveglianza delle banche, la FINMA, può addirittura applicare il «bail-in», un sistema che autorizza la trasformazione dei crediti dei clienti in azioni della banca. Ciò permetterebbe allo Stato di limitare il costo di salvataggio di una banca requisendo i fondi dei clienti. In pratica siete quindi responsabili dei rischi presi dalla vostra banca. (torna all’indice)

• “Perché oggigiorno la massa monetaria aumenta ben oltre i bisogni dell’economia?"

Siccome le banche hanno il diritto di creare denaro ne producono sempre di più.
Gli Stati hanno ceduto insidiosamente il loro monopolio sul denaro alle banche. Di conseguenza, quest’ultime possono creare moneta scritturale praticamente a volontà incassandone gli interessi. Si sa che ogni crescita proliferante ha un effetto distruttivo. In Svizzera dal 1990 al 2012 la massa monetaria in circolazione (M1) è aumentata annualmente in media del 7,8% mentre la crescita dell’economia reale annua, nello stesso periodo, è stata solo del 1,4%! L’eccedenza è servita ad alimentare le bolle speculative. (torna all’indice)

• “Perché l’economia finanziaria domina l’economia reale e gli Stati?"

Perché il denaro domina il mondo. Ma è una situazione che si può cambiare.  
Oggigiorno, l’economia reale è alla mercé dalla finanza che impone i profitti da realizzare. Persino le imprese che generano profitti importanti si sentono in dovere di licenziare per poter aumentare il reddito del capitale azionario. D’altra parte le PMI hanno difficoltà ad ottenere crediti quando le banche sono in crisi e non si fidano più mutuamente.  Gli Stati sono diventati pure loro un balocco della speculazione finanziaria. Perché permettono che in borsa si scommetta contro di loro? Perché gli Stati si indebitano presso le banche per salvare altre banche? Gli Stati devono chiedere prestiti alle banche affinché l’economia possa disporre di denaro sufficiente. Ci si chiede perché le banche centrali non mettano loro stesse in circolazione il denaro necessario all’economia. Perché tocca al contribuente sovvenzionare le banche pagando gli interessi su un debito inutile? E perché gli Stati garantiscono il denaro che le banche commerciali hanno creato sul nulla? Chi ci impedisce di cambiare questa situazione assurda? (torna all’indice)

• “Perché le banche hanno il diritto di creare denaro a volontà, allorché lo Stato vieta se stesso di farlo?"

È assurdo che gli Stati autorizzino le banche a fare quello che, a giusta ragione, si sono rifiutati di fare essi stessi.
Oggi, l’accusa che gli Stati possano mettere in moto la macchina per stampare soldi per pagare i loro debiti non è più giustificata: in Svizzera ed in Europa la legge vieta agli Stati di fare prestiti presso la banca centrale; gli Stati devono quindi trovare i prestiti sui mercati privati. Questa misura è dettata dal timore della minaccia di inflazione se lo Stato dovesse creare più denaro di quanto ne esiga la produzione economica. E’ una minaccia concreta. Ma ora sono le banche che fanno esattamente quel che si è voluto evitare. Soppiantando le banche centrali, le banche private oggigiorno creano denaro per concedere prestiti, in particolare agli Stati, contro pagamento di interessi. Le banche si arricchiscono quindi grazie al debito pubblico. Ed i rischi presi, per i quali percepiscono già gli interessi, sono addirittura a carico dello Stato, come l’ha dimostrato il salvataggio dell’UBS. (torna all’indice)

• “Il denaro deve sempre corrispondere a un debito?"

No. Non sussiste obbligatoriamente un nesso tra i soldi ed il debito.
Esistono due modi di mettere in circolazione nuovo denaro:
1. L’emissione esente da debito: il finanziamento della spesa pubblica con moneta intera è stato utilizzato da sempre. Da migliaia di anni i sovrani ed i principi, i cantoni e le città, hanno finanziato le loro attività stampando nuova moneta. Questo denaro rimane in seguito nel settore economico, circolando in funzione degli scambi commerciali. L’iniziativa Moneta intera vuole incentivare l’emissione di denaro esente da debito. Il sistema usato per la messa in circolazione di denaro dovrebbe essere esteso dalle monete metalliche alle banconote e alla moneta scritturale.
2. Il credito bancario: oggi il credito bancario sostituisce in larga misura il denaro emesso esente da debito. Le banche creano e mettono in circolazione nuovo denaro ogni volta che concedono un credito o che acquistano beni patrimoniali. Con il sistema di creazione monetaria mediante crediti, l’indebitamento della società diventa indispensabile affinché ci sia denaro in circolazione. Ma ogni società può decidere liberamente di agire diversamente. (torna all’indice)

• Cosa significa «too-big-to-fail»? La moneta intera può risolvere questo problema?"

Con la moneta intera lo Stato non sarà più tenuto in ostaggio dalle grandi banche.
«Too big to fail» significa che una banca deve essere salvata dallo Stato se il suo fallimento dovesse avere delle conseguenze troppo gravi per l’economia. Con la moneta intera il fallimento delle grandi banche diventerà possibile; non sarà più necessario salvarle utilizzando miliardi di denaro dei contribuenti. Con la moneta intera il traffico dei pagamenti si svincolerà dai bilanci bancari. La moneta intera rappresenta una specie di sistema di separazione bancaria (separazione tra depositi e investimenti). I pagamenti e tutti i conti correnti si troveranno fuori bilancio, separati dalle altre attività bancarie, Essendo questi conti al di fuori del bilancio delle banche, i pagamenti potranno essere garantiti anche in caso di fallimento di una grande banca. Scompare così l’enorme pressione a cui è sottoposto lo Stato. La moneta intera permetterà di disaggregare le banche e di ridurre l’effetto domino. A causa del traffico dei pagamenti attuale le banche sono indebitate presso altre banche fino a 25% del loro bilancio. Ciò non sarà più necessario con la moneta intera. (torna all’indice)

4. Le banche creano moneta scritturale elettronica

  • "Qual’è la percentuale del denaro in circolazione creato dalle banche private"

La grande maggioranza.

Mediamente, a lungo termine, circa il 90% della massa monetaria M1 è creato dalle banche private. Qui trovate le cifre esatte. / (torna all’indice)

  • "Come creano il denaro le banche private?"

Semplicemente inserendo cifre nel computer, tramite estensione del bilancio.

Solo lo Stato ha il diritto di coniare monete e solo la Banca nazionale di stampare banconote. Le banche però possono creare la moneta scritturale elettronica, nel frattempo divenuta un mezzo di pagamento accettato, tramite registrazioni contabili. Ciò avviene sempre con una estensione del bilancio. Il denaro creato in tal modo esiste solo nel computer. (torna all’indice)

La creazione di denaro da parte delle banche private è provata scientificamente?”

Sì, certamente.

Sul nostro sito web trovate dichiarazioni ufficiali e prove empiriche: http://www.iniziativa-moneta-intera.ch/come-viene-creato-il-denaro/

Ad esempio la Deutsche Bundesbank scrive: “Effettivamente con la concessione di crediti da parte di una banca viene sempre creata nuova moneta scritturale. L’idea molto diffusa che una banca possa «intermediare anche denaro vecchio, già emesso prima, ad esempio depositi a risparmio», per cui la massa monetaria nell’economia non aumenti, non è corretta.“ (torna all’indice)

:

  • “Cos`è la moneta scritturale?”

Il denaro sui nostri conti (detto anche moneta scritturale) è un surrogato elettronico di denaro. È un avere ma non un mezzo legale di pagamento. Non esiste fisicamente e non è neppure garantito dalla Baca nazionale.

L’aspetto più importante dell’iniziativa Moneta intera è il fatto che le banche private in futuro non potranno più creare denaro elettronico “dal nulla”. Perciò, per comprendere l’obiettivo dell’iniziativa Moneta intera, è necessario sapere cos’è esattamente la moneta scritturale, come nasce e come viene utilizzata

La moneta scritturale sui nostri conti sono solo dati registrati su una banca dati presso la banca. I clienti hanno la possibilità di visionare questi dati accedendo alla banca dati tramite e-banking oppure al bancomat. La moneta scritturale esisteva già prima dell’avvento dei computer e delle banche dati. Originariamente consisteva nel denaro che il cliente aveva come avere, registrato per iscritto nella contabilità della banca. Se un cliente desiderava visionare la contabilità della banca par conoscere l’ammontare del suo avere era indispensabile un incontro personale.

Esiste pure moneta scritturale emessa dalla Banca nazionale, ma questa non circola nel ciclo monetario del pubblico bensì esclusivamente nel ciclo interbancario.

Nel Schulbuch der Deutschen Bundesbank. trovate spiegazioni approfondite in merito alla moneta scritturale.


• “Come viene utilizzata la moneta scritturale?"
L’utilizzo dalla nostra moneta scritturale avviene direttamente tramite la banca dati della banca. Questa mette a disposizione del cliente un’interfaccia utente personalizzata. Tramite questa interfaccia è possibile visionare il saldo del conto e quanto denaro è entrato o uscito. Tramite e-banking si ha la possibilità di effettuare pagamenti con moneta scritturale. Il bancomat permette di cambiare moneta scritturale con denaro contante. Inoltre nella maggioranza dei negozi possono essere effettuati pagamenti con carte di credito utilizzando gli appositi terminali. Un pagamento con la carta di credito porta alla detrazione di moneta scritturale dal proprio conto e al bonifico su un altro conto. Con uno smartphone il cliente può seguire tutte le transazioni in moneta scritturale subito dopo il pagamento tramite e-banking. Nuovi metodi di pagamento permettono il pagamento con moneta scritturale direttamente con uno smartphone e rendono la carta di credito obsoleta.

• “Come viene creata la moneta scritturale?"

La nostra moneta scritturale elettronica viene creata in due modi:

1. Le banche creano moneta scritturale “dal nulla”.

Le banche creano nuova moneta scritturale “dal nulla” (denaro che prima non esisteva) inserendo la somma desiderata nel computer e bonificandola sul suo conto nella banca dati. La maggioranza della moneta scritturale viene creata in questo modo. Contemporaneamente nel bilancio viene creata una contropartita (estensione del bilancio). La nostra moneta scritturale viene creata esclusivamente tramite estensioni dei bilanci delle banche concedendo crediti ed effettuando investimenti per conto proprio (acquisti di immobili, titoli, metalli preziosi e altro con denaro creato da loro stesse).

Questo è il punto di partenza dell’iniziativa Moneta intera. Essa intende vietare alle banche di creare denaro “dal nulla”. Affinché ciò sia possibile è necessario rendere la moneta scritturale un mezzo legale di pagamento (moneta intera). Questa è la precisa richiesta dell’iniziativa Moneta intera.  Per il resto, dal punto di vista dei clienti, rimane tutto invariato.

2. La moneta scritturale viene creata pure versando denaro contante alla banca.

Quando un cliente versa denaro contante alla banca, questa lo converte in moneta scritturale e la bonifica sul conto del cliente nella banca dati della banca. Per CHF 100.- di denaro contante si ottengono CHF 100.- come avere in moneta scritturale. Il denaro contante quindi entra in possesso della banca e il cliente ottiene una “promessa al pagamento”.

In questo capitolo vengono trattati molti altri aspetti della creazione di moneta scritturale: torna all’indice

In merito al denaro ed in particolare alla sua creazione, sulla seguente pagina abbiamo compilato documenti di banche centrali e di scienziati: www.iniziativa-moneta-intera.ch/come-viene-creato-il-denaro/

"Come entra in circolazione il denaro contante?"

 

Il denaro contante proviene dalla BNS, le banche cambiano la moneta scritturale con denaro contante.

Le banconote sono stampata dalla Orell Füssli su commissione della Banca nazionale. Le monete sono coniate dalla Zecca federale Swissmint, sottoposta all’Amministrazione federale delle finanze. Swissmint vende le monete alla BNS. La BNS fornisce banconote e monete esclusivamente alla banche. Perché le banche hanno bisogno di questo denaro contante? Le banche concedono crediti ai loro clienti con denaro creato da loro stesse. Con questo denaro i clienti effettuano i loro pagamenti trasferendolo su altri conti. In tal modo la moneta scritturale entra in circolazione. Avviene però che i proprietari di moneta scritturale vogliono cambiarla presso la loro banca in denaro contante. Per essere in grado di realizzare questo desiderio dei clienti, le banche prendono in prestito denaro contante dalla BNS e lo inoltrano ai clienti. Senza moneta scritturale non si ottiene denaro contante dalla banca, a meno che si abbia qualcos’altro che le banche accettano, come ad esempio denaro contante estero o monete d’oro.

Quando viene prelevato denaro contante, la moneta scritturale scompare. Anziché moneta scritturale ora circola denaro contante. Quando più tardi il denaro contante viene versato su un conto, la moneta scritturale riappare. Nel frattempo il denaro contante è stato posto nella cassaforte della banca, dove secondo la definizione della massa monetaria della BNS non appartiene più alla massa monetaria in circolazione M1.

Ciò significa quindi che normalmente le banche dapprima creano moneta scritturale e il denaro contante entra in circolazione quando questa moneta scritturale viene convertita in denaro contante. Con ciò la moneta scritturale scompare. Essa riappare solo quando il denaro contante è nuovamente versato ad una banca.

(torna all'indice)

 • "Quali sono le differenze tra denaro contante e moneta scritturale?"

Qui trovate le differenze:

"Esiste anche moneta scritturale della Banca nazionale?"

Sì, ma questa non entra nel ciclo monetario del pubblico ma circola solo tra le circa 300 banche che hanno un conto presso la Banca nazionale.

La moneta scritturale della Banca nazionale viene utilizzata dalle banche per aderire alle regolamentazioni e per effettuare il traffico dei pagamenti tra le banche. Qui trovate la lista di tutti gli utenti di moneta scritturale della Banca nazionale: www.snb.ch/de/iabout/paytrans/general/id/paytrans_giroverz

I comuni cittadini non vedono mai la moneta scritturale della Banca nazionale. L’aatuale sistema monetario consiste in due cicli separati di moneta scritturale: la moneta scritturale della Banca nazionale circola tra la BNS e le banche, mentre, separatamente da questo ciclo, la moneta scritturale delle banche private circola tra le banche, le imprese ed i clienti. Can la riforma per una moneta intera la moneta scritturale delle banche private viene eliminata e sostituita con moneta scritturale della Banca nazionale disponibile a tutti. (torna all’indice)

"Con denaro creato da loro stesse le banche possono pagare anche gli stipendi?"

No, ciò non è possibile.

Con denaro creato da loro stesse le banche possono acquistare solo beni patrimoniali contabilizzati sul lato sinistro del bilanci (attivi). Questi sono rivendicazioni di crediti, immobili, titoli di tutti i tipi, metalli preziosi, ecc. (torna all’indice)

"Se le banche possono creare denaro proprio, perché allora possono fallire e perché vi sono crisi bancarie?"

Le banche non possono creare moneta intera (denaro della BNS) ma solo estendere il loro bilancio.

Benché con denaro creato da loro stesse le banche possano concedere crediti e finanziare investimenti, con tale denaro essere non possono compensare perdite. Creando denaro le banche possono prendere grandi rischi ed estendere il loro bilancio, ma se va male la creazione di denaro proprio non gli serve più. Per i revisori di bilanci ciò è subito chiaro ma non per chi non è contabile. (torna all’indice)

"Le banche come traggono profitto dalla creazione di denaro?"

Le banche hanno vantaggi concorrenziali nel finanziamento di crediti e di affari per conto proprio.

Grazie alla loto facoltà di creare denaro, per poter concedere crediti le banche oggigiorno non necessitano di denaro dei risparmiatori e neppure di riserve della Banca nazionale anticipate: le banche possono ampliare il loro volume creditizio tramite estensione del bilancio e in tal modo ottenere lucrativi utili supplementari dagli interessi. Per le banche la creazione di denaro è a costo praticamente zero, per cui le banche negli affari per conto proprio sono avvantaggiate rispetto a tutte le altre imprese. Le normali imprese devono finanziarsi al 100% mentre le banche solo in maniera “frazionale” – la riserva minima obbligatoria è del 2,5%.

Le grandi banche beneficiano maggiormente dall’espansiva concessione di crediti rispetto alle piccole banche. Questo perché se una piccola banca crea denaro concedendo crediti, tramite il traffico dei pagamenti questo denaro finisce velocemente ad altre banche e la piccola banca deve rifinanziare questo deflusso pagando interessi. Per le grandi banche è invece più probabile che il denaro rimanga presso queste, preservando il risparmio di costi.

A causa della concorrenza tra le banche nelle operazioni creditizie una parte di questo risparmio di costi viene inoltrato ai clienti, ma una parte viene tenuto dalle banche stesse. Ben più grave è il finanziamento di operazioni per conto proprio con denaro autoprodotto. In questo caso le banche hanno un netto vantaggio concorrenziale rispetto a tutti gli altri fornitori di servizi finanziari e alle altre imprese. Se ad esempio un’assicurazione acquista azioni, essa deve utilizzare il denaro dei clienti, ai quali paga interessi. Se invece una banca acquista azioni per se stessa, può farlo con denaro autoprodotto ed ha quindi minori costi di finanziamento. Questo è uno dei motivi per cui le operazioni per conto proprio sono incrementate fortemente negli ultimi decenni. Le banche possono pure acquistare beni patrimoniali, quali immobili e materie prime, con denaro creato da loro stesse, mentre tutte le altre imprese devono finanziare l’intera somma del prezzo d’acquisto. Il fatto che un settore possa acquistare sui mercati con denaro autoprodotto è una netta infrazione contro il libero mercato.

Siccome però da alcuni anni gli interessi sono circa dello zero per cento, attualmente la creazione di denaro non genera quasi più profitti supplementari, dato che per una banca è finanziariamente indifferente se produce denaro proprio a costo zero oppure se le prende in prestito dalla Banca nazionale a zero interessi. Tuttavia anche con zero interessi le banche mantengono i vantaggi concorrenziale, dato che solo loro hanno accesso al denaro a tasso zero della Banca nazionale. (torna all’indice)

• "Perché è eticamente riprovevole se le banche traggono profitto dalla creazione di denaro? In fondo esse inoltrano parte del profitto ai clienti, che beneficiano di tassi d’interessi più bassi. Tutti quindi ne traggono vantaggio. Nel sistema di moneta intera invece gli investitori ci perderebbero, poiché gli interessi e le commissioni sarebbero più elevati."

L’intero utile derivato dalla creazione di denaro dovrebbe andare a tutti i cittadini anziché finire in tasche private.

Da sola, la conversione alla moneta intera non porterà ad un incremento degli interessi. Il tasso d’interessi dipende essenzialmente dalle direttive della Banca nazionale (tasso d’interesse di riferimento e massa monetaria) ed è stabilito dal mercato. Ciò non cambierebbe con la moneta intera. Il franco svizzero ottiene la sua accettazione solo tramite il suo riconoscimento da parte di tutti i cittadini e la sua caratteristica di mezzo legale di pagamento. Dopo la riforma per una moneta intera non vi sarà più un unico gruppo (le banche) che beneficia oltremisura della creazione di denaro ma che inoltra il profitto solo in parte ai cittadini. (torna all’indice)

  • "Le banche non fungono da intermediari tra investitori e richiedenti di crediti? Con la concessione di crediti (attivi) le banche contabilizzano sempre anche un debito al passivo nei loro bilanci. Sono quindi meri intermediari nell’attività creditizia. La creazione di denaro da parte delle banche commerciali non esiste."

 

Qui ci troviamo di fronte ad un errore di ragionamento fondamentale.

Quando le banche, con la concessione di crediti, contabilizzano un debito al passivo nel loro bilancio, viene creato un nuovo debito per la banca. La banca non utilizza debiti già esistenti bensì ne crea di nuovi. Questi nuovi debiti sono il denaro elettronico sui conti privati utilizzato come mezzo di pagamento. Quando la banca concede un credito, essa contabilizza l’importo sia sul conto credito del cliente che sul suo conto privato. Per questo motivo le banche non necessitano di risparmi per concedere crediti, bensì creano loro stesse il denaro che imprestano. Siccome la contabilità di bilancio è insolita per i non addetti ai lavori, questa creazione di denaro viene ignorata. In realtà in questo modo le banche creano tutto il denaro elettronico sui nostri conti privati. (torna all’indice)

• "Ma allora la banca cosa se ne fa dei miei risparmi, se non sono inoltrati come crediti?"

I risparmi restano in panchina.

I risparmi vengono messi “a riposo”. Con questi non accade nulla finché il cliente non li trasferisce su un conto privato ed effettua pagamenti. (torna all’indice)

 

 

• Allora perché le banche necessitano di depositi dei clienti?

Le banche non necessitano dei depositi per concedere crediti, bensì per altri motivi.

- Risparmio di costi: alla banca conviene se il denaro creato ex novo rimane suoi conti. Se il denaro lascia la banca è possibile che la banca per rifinanziarsi debba richiedere un credito presso un’altra banca o presso la Banca nazionale e pagare interessi. Ciò crea insicurezza e può essere costoso. Più denaro resta depositato nella banca, meno questa deve rifinanziarsi. È dunque per averne di più che le banche offrono interessi più attraenti sui conti risparmio. Le banche però non necessitano di questi depositi dei clienti per concedere crediti.

- Minimizzazione del rischio: più sono i depositi a risparmio a lungo termine che la banca tiene, minore è il rischio che essa non ottenga più crediti da altre banche o che li ottenga solo con interessi alti.

- Cura dei clienti: per avere clienti e fare affari, una banca deve offrire servizi, come i conti correnti, l’e-banking ecc. La gestione dei depositi dei clienti è parte della strategia di marketing e di fidelizzazione della clientela.

- Ruolo: le banche cooperative e le casse di risparmio non sono orientate alla massimizzazione del profitto bensì al servizio della clientela, quindi la gestione dei depositi dei clienti è parte integrale della loro ragion d’essere, senza motivi ulteriori. (torna all’indice).

"Come avvengono concretamente le contabilizzazioni nella creazione di denaro? Se ho capito bene, per un credito viene contabilizzato un attivo (conto di credito) contro un passivo (ad esempio un conto privato del cliente); per l’acquisto di immobili e altri beni patrimoniali, un attivo (garanzia XY) contro un passivo (ad esempio conto privato del cliente). In entrambe le operazioni però il patrimonio della banca non aumenta, dato che all’attivo viene sempre contrapposto un debito al passivo. Per la banca il vantaggio è che:

- incassa interessi per il credito, a costo quasi zero

- per acquistare immobili o altri beni patrimoniali non deve quasi utilizzare fondi propri e non deve prendere un prestito o pagare affitto nel caso di immobili.

Questa è un’ottima descrizione della creazione di denaro da parte dalle banche private.

•  "Sono impiegato bancario e non ho mai sentito che le banche creino denaro proprio. Voi scrivete che il 90% del denaro sia “denaro elettronico che le banche creano loro stesse”. Durante il mio apprendistato alla fine degli anni ’70 sono stato istruito in merito al funzionamento di una banca. La banca nella quale lavoravo concedeva Ipoteche e cediti. La banca poteva lavorare solo con denaro che le era stato messo a disposizione, considerando la struttura delle scadenze. Neppure dall’utile ricavato dalla banca poteva essere creato nuovo denaro, dato che veniva utilizzato per rafforzare i fondi propri e per scopi di pubblica utilità. Dov’è allora il denaro “autoprodotto” da parte delle banche?"

La creazione di denaro è comprensibile solo se ci si rende conto che la moneta scritturale elettronica non è un valore positivo di per sé, come il denaro contante, bensì solo una promessa della banca di pagare vero denaro contante.

Nel 1891 i votanti svizzeri vietarono alle banche di stampare banconote e concessero questo diritto esclusivamente allo Stato, e poi dal 1907 alla Banca nazionale. Da quel momento le altre banche poterono prestare solo denaro che esisteva già.  Fintanto che il denaro contante era la forma di denaro prevalente, il modello da Lei descritto era corretto. Le banche potevano prestare solo il denaro che avevano a disposizione. Nel corso dei decenni e con l’invenzione del computer si stabilì una nuova forma di denaro: la moneta scritturale sui conti elettronici. Oggigiorno questo denaro rappresenta il 90% della massa monetaria con potere d’acquisto ed è creato unicamente dalle banche private. (Esiste pure moneta scritturale della Banca nazionale, ma questa non arriva al pubblico generale). Le banche creano moneta scritturale elettronica con ogni concessione di credito oppure se acquistano azioni, titoli, immobili, materie prime, ecc. per conto proprio.
Ciò avviene tramite un’estensione del bilancio, aumentandone le due voci contemporaneamente.  In concreto: se una banca concede un credito di 100'000.-, crescono le “rivendicazioni nei confronti dei clienti” sul lato sinistro (attivo) del bilancio della banca. Siccome il credito viene pagato su un conto privato del cliente, crescono pure di 100'000.- i “debiti nei confronti dei clienti” sul lato destro (passivo) del bilancio. Quando effettuiamo un pagamento tramite trasferimento non paghiamo con vero denaro bensì inoltriamo solo la promessa della banca.

Con la riforma per una moneta intera si vuole nuovamente ottenere che le banche passano prestare solo denaro messo a loro disposizione dai clienti, da altre banche oppure dalla Banca nazionale. Attualmente ciò non è più il caso ma la maggioranza dei cittadini pensa che lo sia. Per questo motivo l’agenzia di rating più grande al mondo, Standard&Poors, ha scelto questo titolo provocatorio per la sua pubblicazione speciale: “Ripetete con me: le banche non prestano i loro depositi – non lo fanno e non possono farlo.” La seguente descrizione della creazione di moneta scritturale elettronica è confermata nella letteratura scientifica  e da tutte le banche centrali: http://www.iniziativa-moneta-intera.ch/come-viene-creato-il-denaro/

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"Anche il denaro sul mio conto è stato creato dalle banche, benché io non abbia alcun credito? Si ha l’impressione che tutto il denaro sui conti privati sia stato creato dalle banche. Generalmente non si tratta di crediti concessi, bensì solo di pagamenti come ad esempio redditi, affitti, introiti da mutui ecc. Con tutto questo denaro il patrimonio delle banche non cresce: se il cliente preleva il denaro in contanti oppure se lo utilizza per pagamenti, tali somme per le banche sono perse.

Corretto, il trasferimento di denaro non comporta creazione di denaro.

Dopo la sua creazione il denaro scritturale elettronico circola da conto a conto. Se però si  rimonta all’origine del denaro in circolazione , alla fine si arriva sempre ad una concessione di un credito oppure all’acquisto, da parte della banca, di titoli di valore o immobili. Per le banconote la questione è differente. Pure questi vanno da portafoglio a portafoglio ma originariamente sono state emesse dalla Banca nazionale. (torna all’indice)

• “Nell’attuale sistema, cosa limita la creazione di denaro da parte delle banche?"

Effettivamente ci sono diversi fattori che limitano la creazione di denaro da parte delle banche private.

Ordinanza sui fondi propri: a fronte dei crediti e degli investimenti le banche devono tenere un minimo di fondi propri disponibili come  cuscinetto per eventuali perdite. L’ammontare concreto dei fondi propri necessari è calcolato in maniera complessa. I fondi propri non rappresentano denaro a libera disposizione ma possono essere investiti in computer, immobili, azioni, titoli, ecc.

Garanzie di credito: i clienti che desiderano ottenere un credito devono poter soddisfare le esigenze della banca e disporre di sufficienti garanzie. I fondi propri e le garanzie di credito rappresentano i maggiori limiti alla creazione di denaro.

Riserva minima obbligatoria: le banche devono coprire il denaro scritturale, da loro creato, con il 2,5% di denaro della Banca nazionale. La riserva minima obbligatoria può però essere procurata successivamente alla concessione del credito e inoltre in base ad una media dei crediti concessi negli ultimi tre mesi.

Liquidità: le banche devono poter effettuare gli abituali pagamenti e trasferimenti. In merito alla liquidità è determinante il comportamento complessivo delle banche. Le banche possono crescere solo a pari passo tra di loro. Quando ogni sera, nel conteggio interbancario, vengono accreditati attivi o addebitati passivi, le banche devono possedere realmente oppure poter prendere in prestito il denaro che devono pagare alle altre banche. In questo le grandi banche hanno il vantaggio di poter sfruttare meglio il limite di liquidità, poiché la probabilità che il denaro sia trasferito all’interno della stessa banca è più elevata che non per una piccola banca. Quando il nuovo denaro circola al suo interno, la banca che l’ha creato non deve rifornirsi di liquidità.
Il salvataggio della banca Barclays in Inghilterra è un buon esempio. Nel 2008 la banca fece un credito di 5,8 miliardi senza problemi, poiché il cliente acquistò immediatamente dalla stessa banca azioni per un valore equivalente. Il denaro non lasciò quindi la banca ma le permise di aumentare il capitale proprio di 5,8 miliardi. Se invece il cliente avesse speso il prestito presso un cliente di un’altra banca, la Barclays avrebbe dovuto possedere realmente il denaro. Siccome non ce l’aveva, si sarebbe trovata in una brutta situazione. (torna all'indice)